Ore 16.30 Apertura Registrazioni

Ore 17.00 Impresa 4.0 - Il prodotto diventa servizio attraverso la trasformazione digitale e la Customer Experience

Innovation Club

Ore 17.20 Dal Prodotto al servizio attraverso il Subscription Business Model e la Customer Experience

Neosperience

Ore 17.40 L'evoluzione dei sistemi gestionali "in memory" ed il loro valore per la soluzione della compessità aziendale

Macro-One - SAP Business One

Ore 18.00 Strategie e strumenti per agevolare l'innovazione attraverso Credito d'Imposta e Patent Box

Innovation Club

Ore 18.20 Q&A

IL TEMA DELL'EVENTO

La "servitization" (servitizzazione) indica l’offerta congiunta di prodotti e servizi. E’ un percorso che comporta l’innovazione nelle capacità e nei processi di un’impresa, in modo che essa possa meglio creare valore passando dalla vendita di prodotti, alla vendita di sistemi prodotto-servizio. Nello specifico, la servitizzazione può riguardare tutte le imprese manifatturiere che sono chiamate a mutare il proprio modello di business, da prodotto centrico verso l’integrazione del prodotto con i servizi. La servitizzazione consente di differenziare la propria offerta rispetto a quella dei concorrenti e al tempo stesso di aumentare la fedeltà dei clienti.Ci sono diverse tipologie di servitization che le imprese manifatturiere possono adottare:

1. Il servizio che si affianca al prodotto manifatturiero la fornitura di una manutenzione evolutiva rispetto ad un impianto o un macchinario;

2. Lo sviluppo di una nuova tecnologia che integra il prodotto come l’Internet of Things che rende gestibili la raccolta dati di utilizzo;

3. La veicolazione del prodotto tale e quale tramite il meccanismo della sottoscrizione come avviene in tutte le dinamiche di noleggio. Il principale beneficio in questo caso è soprattutto la fidelizzazione del cliente nel tempo e la possibilità di anticipare una nuova fornitura con un’offerta allettante;

4. Lo sviluppo o l’integrazione di un nuovo brand che identifica la fornitura dei nuovi servizi. In questo caso il servizio diventa una business unit spesso slegata dal prodotto ed integrabile potenzialmente anche ad altri prodotti. Un esempio può essere un sistema di navigazione assistita da operatore che si affianca alla fornitura di un’autovettura;

5. La realizzazione di un’iniziativa di servizio per aggregare una community. In questo caso si tende a sviluppare un servizio a valore che viene venduto sottocosto o addirittura fornito gratuitamente in cambio di un’iscrizione. Se sono un’azienda che ha come “business core” la realizzazione di viaggi studio per le lingue lingua potrei per ingaggiare i miei fornire un servizio di formazione sulla lingua a costo contenuto.

Link per l'iscrizione: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-impresa-intelligente-il-prodotto-diventa-servizio-62001373778?fbclid=IwAR1yQjtEcKXYNPgQZOQ3GoWLyIvlCd8Lzj3-f_jfnpECJYfd1nHOglPZRDg

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“Il mondo dei servizi digitali offerti al cliente è a una svolta che potrebbe rivoluzionarne modi e contenuti. Neosperience ha l’ambizione di superare i tradizionali modelli di marketing basati su approcci vecchi di decenni per traghettarli nel nuovo contesto, per andare oltre l’analisi del cliente basata semplicemente su dati socio-demografici, geografici o sulla cronologia degli ultimi acquisti.
Per fare questo ci siamo serviti delle nuove possibilità permesse dall’intelligenza artificiale e da decenni di studi condotti dalla psicologia cognitiva, comportamentale e sociale. Abbiamo insomma adottato le competenze consolidate e sviluppate in altri ambiti per fonderle con l’analisi dei dati e creare uno strumento capace di replicare quella sensibilità, quelle “soft skills”, che i venditori da sempre applicano per trovare le modalità di comunicazione più efficaci e adatte ai singoli clienti. La nostra piattaforma tecnologica Neosperience Cloud funziona così e permette di adattare il marketing a una forma più empatica di comunicazione, capace di cogliere le esigenze del singolo cliente e di adattarsi ad esse”.

Come è nata Neosperience? Come siete arrivati fin qui?
“La nostra storia nasce con un progetto di ricerca europeo guidato da Nokia, MobiLife, nel triennio 2004-2006. Sviluppammo il primo motore di app, una sorta di infrastruttura per lo sviluppo tecnologico successivo che permise la creazione di un WebKit che poi sarebbe stato adottato dagli iPhone di Apple e avrebbe aperto la via alla creazione delle prime app. Quel primo motore in seguito evolverà diventando Neosperience Cloud dalla content delivery alle applicazioni più complesse di oggi”.

Quali sono le nuove sfide che vedete nel mercato di oggi?
“L’obiettivo è quello di non creare più soltanto messaggi e narrazioni di prodotti e servizi mediate e adattate a tutti, che inevitabilmente non sono efficaci nei confronti di nessun cliente, ma di personalizzare la narrazione adattandola ai diversi profili dei clienti. Ci vengono in soccorso sia gli strumenti dell’intelligenza artificiale, che quelli della psicologia. Un esempio utile può essere quello del tratto della personalità denominato Locus of control, che può essere interno o esterno. Coloro che hanno un Locus of control interno tendono a sovrastimare la propria capacità di influenzare il mondo circostante e percepiscono il rischio insito nelle conseguenze delle proprie azioni. Al contrario un Locus of control esterno favorisce una visione più fatalista e preoccupata degli impatti esterni della realtà. Dovendo vendere, per esempio, una polizza RC per la casa ai clienti del primo tipo, sarà utile sottolineare rischi come quello della caduta di un proprio vaso addosso a un altro condomino. I clienti del secondo tipo percepiranno invece di più il rischio di un danno esterno, come la rottura di una condotta idrica del vicino di casa. La comprensione e distinzione di questi due profili può fare la differenza sull’esito del processo di vendita”.

Un altro esempio?
“Nel mondo della moda è fondamentale comprendere il tipo di cliente con il quale ci si rapporta. C’è chi ama l’unicità e vuole essere il primo a provare un determinato prodotto per distinguersi. All’estremo opposto c’è chi ama seguire i trend, gli influencer e ama il concetto di prodotti scelti dalla community. L’approccio a questi due tipi di clienti deve essere profondamente diverso, se si vogliono ottenere dei risultati di vendita”.

I vostri prodotti come si inseriscono in questi processi?
“La nostra Neosperience Cloud è una cassetta degli attrezzi sofisticata, ma flessibile e scalabile. Noi lavoriamo con clienti estremamente diversificati, dal settore automotive (FCA) a quello finanziario (Intesa Sanpaolo, Fineco), dalla grande distribuzione organizzata (Esselunga) alla moda (Benetton, Moleskine). Abbiamo così sviluppato la capacità di creare strumenti che possono essere facilmente assemblati e adattati alle singole esigenze, declinati sui bisogni di ogni industria specifica e di ogni organizzazione. In questo modo, ad esempio con il nostro strumento Image Memorability, che predice la “memorabilità” di un immagine o di un banner pubblicitario, l’azienda può ottimizzare gli investimenti di comunicazione e risparmiare, evitando analisi e studi che costerebbero enormemente di più”.

ARTICOLO SUL GIORNALE DI BRESCIA

9 MAGGIO 2019 ORE 17:30

FINANZA PER LA CRESCITA: SFIDE E OPPORTUNITÀ PER LE AZIENDE BRESCIANE - MIGLIORAMENTI ORGANIZZATIVI, GESTIONALI E FINANZIARI

SALUTI E APERTURA LAVORI 

Marco Baresi - Coordinatore della Zona Brescia

TAVOLA ROTONDA

Luigi Linotto - Amministratore Delegato - NEOSPERIENCE S.p.A.

Daniele Peli - Amministratore Delegato - INTRED S.p.A.

Emidio Zorzella - Amministratore Delegato - ANTARES VISION S.p.A. Nicola Cantele - Board Member at S.A.

Eredi Gnutti Metalli S.p.A.- EGM Group Fabio Brigante - Head of Origination, Mid&Small Cap Origination, Equity Primary Markets - Borsa Italiana

Roberta Laveneziana - Mid&Small Cap Origination, Equity Primary Markets - Borsa Italiana

MODERATORE

Silvio Benedetti - Presidente - BENEDETTI & CO. S.r.l.

L'evento si svolgerà presso ISFOR in via via Pietro Nenni 30 Brescia

Neos Consulting al SMB Innovation Summit organizzato da SAP a Nizza

Siamo presenti allo Small Medium Business Summit a Nizza dove tutti i partner europei di SAP si incontrano per confrontarsi in eventi ed hackathon sulle nuove tecnologie per le PMI italiane ed europee. Il Roadshow internazionale di SAP prevede solo 3 tappe: Bangkok in Thailandia, Orlando negli Stati Uniti e Nizza in Francia. Il nostro spunto d'innovazione è in particolare modo legato alla possibilità di trasformare ogni dato presente all'interno di un sistema SAP in un "token" su database blockchain. Questa ingrazione è già stata realizzato per uno dei nostri clienti SAP.

"The 2019 SMB Innovation Summit is THE event of the year that will supercharge the SAP Partner Ecosystem to execute small to midsize business growth and success. Join other SAP Business One and SAP Business ByDesign Partners to learn about: The latest SAP product and technology innovations. Industry insights and trends affecting small to midsize markets. The tools needed to successfully showcase the power of on premise and cloud enterprise resource planning solutions to your prospects"

www.smbsummit2019.com

L’esperienza di Neosperience in Associazione Bresciana Industriale

"Se dovessi descrivere l’esperienza che vivi con l’acquisto su internet diresti che è più veloce, più pratica in una parola più efficiente ma nell’evoluzione del business dal mondo fisico all’online si è persa efficacia perché le tecnologie dell’e-commerce non si avvicinano nemmeno lontanamente alle capacità di comunicazione degli esseri umani.
Un bravo venditore ascolta il suo cliente lo mette a suo agio adatta quello che dice e come lo dice a chi a di fronte alle sue reazioni emozionali alla sua personalità.
Il digital marketing o un e-commerce non colgono gli elementi che rendono unica una persona. Per questo Neosperience ha creato Neosperience Cloud una piattaforma software rivoluzionaria con cui le aziende possono comprendere in profondità i clienti, infondere empatia nei propri processi digitali e trasformali in venditori formidabili.
Una piattaforma che utilizza l’intelligenza artificiale per fornire esperienze su misura per ogni cliente. Per conoscerlo, coinvolgerlo e fidelizzarlo aumentando i valori del brand, dell’azienda e riconquistando i margini di vendita."


L'ESPERIENZA DELLA QUOTAZIONE DI NEOSPERIENCE

"Più in particolare, il 2018 si è chiuso con un progresso del 47% a 11,2 milioni dei ricavi ed un balzo del 118% a 3,4 milioni dell’Ebitda con margini migliorati dal 29,5% al 39,3 per cento. Performance rese possibili dai più elevati margini di vendita, dal maggior peso nel mix di prodotti ricorrenti a più alto valore aggiunto e da un’efficace gestione dei costi."

"L’interesse degli investitori è proseguito poi fino ad oggi raggiungendo una quotazione massima di 9,76 euro ma secondo gli analisti le potenzialità di rialzo non si sono ancora esaurite. Il target price recentemente alzato da Banca Finnat a 11 euro con raccomandazione buy incorpora infatti un potenziale upside del 23,5% rispetto al prezzo attuale."

"Performance sostenute ora da quelle aspettative che indicano uno scenario di mercato estremamente positivo, sul quale si innestano le stime degli analisti che prevedono per il prossimo quinquennio una crescita medio annua del 42,3% dei ricavi, che nel 2023 dovrebbero superare i 50 milioni."

Approfondimento

L'IMAGE MEMORABILITY

Neosperience Image Memorability incorpora algoritmi avanzati basati sul deep learning che identificano quanto le persone ricordano le immagini, e quali elementi dell’immagine rimangono maggiormente impressi nella nostra memoria. Il risultato dell’analisi è duplice: un punteggio indica quanto l’immagine sarà ricordata nel tempo, mentre una heatmap (mappa di calore) indica su quali punti si concentrerà il ricordo delle persone. Le analisi vengono effettuate in pochi secondi da un motore predittivo accurato e molto facile da usare, basato sui sistemi di analisi di Neosperience Cloud. Si tratta di un insieme di algoritmi di deep learning che recentemente Gartner ha indicato come rappresentativi dell’innovazione più avanzata nell’intelligenza artificiale, assimilando Neosperience ai maggiori operatori del settore come Adobe, Ibm e Microsoft.

Approfondimento

 

 

NEOSPERIENCE IMAGE MEMORABILITY

In un’era in cui si è esposti ad una quantità incredibili di informazioni, la comunicazione attraverso le immagini è indispensabile nonché uno degli strumenti principali e maggiormente utilizzati dalle aziende per aumentare l’efficacia delle proprie campagne di comunicazione. A distanza di giorni nella nostra mentre rimangono molti meno ricordi di quello che abbiamo letto rispetto ad una fotografia che abbiamo visto. Tuttavia ciò che conta ancora di più è l’efficacia del messaggio che si vuole comunicare ed è qui che Neosperience Image Memorability arriva in aiuto alle aziende per scegliere le immagini più efficaci.

Il ricordo di un’immagine è un indicatore fondamentale che ogni azienda dovrebbe ottimizzare per aumentare il risultato economico delle proprie campagne, sia sui mezzi digitali che offline. Nell’era dell’overload informativo, comunicare per immagini è diventato indispensabile: a distanza di 3 giorni nella nostra mente rimane impresso il 10% di quello che abbiamo letto mentre di una fotografia possiamo ricordare il 65%. Non tutte le immagini però veicolano in modo efficace il messaggio che si vuole inviare. Neosperience Image Memorability nasce per aiutare le aziende a selezionare le immagini più efficaci”

NEOSPERIENCE PEOPLE ANALYTICS

Le principali evidenze quali-quantitative che Neosperience People Analytics fornisce – a partire dall’elaborazione del flusso video di una semplice videocamera di sorveglianza, spesso già presente in negozio – sono: quante persone passano e si fermano di fronte a un’area, ad esempio la vetrina o uno specifico espositore; quante persone entrano ed escono dall’area; dove e come interagiscono con i prodotti e le promozioni; come le persone si distribuiscono nelle diverse aree del negozio, ordinate per rilevanza, e come si comportano; quali persone mostrano una propensione all’acquisto e devono essere prontamente assistite dal personale.

Le aziende che adottano Neosperience People Analytics sono in grado di scoprire e misurare:
> La capacità dei propri punti vendita di attrarre le persone e stimolarle ad entrare.
> L’efficacia delle iniziative volte a incidere sull’attrattività del punto vendita (vetrinistica, cartellonistica, iniziative promozionali, attivazioni dei brand, etc.)
> L’affollamento nel punto vendita nei diversi periodi dell’anno, con analisi in tempo reale dei flussi di traffico per una migliore organizzazione e dimensionamento del servizio alla clientela e una più efficace rotazione del personale.
> La rilevanza della proposta commerciale e la sua capacità di engagement dei clienti: assortimento, ambiente ed esperienza, servizio, prezzo, individuando le leve con cui trasformare un visitatore in un cliente che acquista.
> L’efficacia delle iniziative di merchandising, così come l’opportunità di valutare gli investimenti per modernizzare la disposizione del negozio.

Portare nel mondo fisico grazie all’Intelligenza Artificiale le chiavi del successo degli analytics apre la strada a innovazioni sostanziali che rilanciano la centralità del punto vendita nella customer experience: dalla moda, al lusso, dall’industria di marca al retail. Non si tratta più di scegliere fra vendere in negozio oppure online: i clienti si aspettano un’esperienza facile, immediata e integrata in tutti i punti di contatto: fisici e digitali. E quando una tecnologia così potente diventa accessibile su vasta scala tutti vincono: l’industria di marca, la distribuzione, i clienti.

Neosperience – Il valore della produzione del 2018 è di 11,5 Milioni

Nel 2018 Neosperience ha riportato un valore della produzione consolidato di 11,5 milioni, in crescita del 46,7% rispetto al 2017. Una dinamica positiva amplificatasi a livello di gestione operativa. Il gruppo, attivo nel settore della digital customer experience, ha registrato un Ebitda di 3,4 milioni, in progresso del 118,3% su base annua, con il relativo margine al 39,3% (29,5% nel 2017). Un incremento reso possibile dal miglioramento dei margini di vendita, per il maggior peso nel mix di fatturato dei prodotti ricorrenti a più alto valore aggiunto, e da un’efficace gestione dei costi. Dopo aver contabilizzato ammortamenti e svalutazioni per 2,8 milioni (1,1 milioni nel 2017), l’Ebit si è attestato a 529mila euro (+12,5%). La gestione finanziaria salda con oneri per 72,2mila euro (proventi per 188,8mila euro nel 2017) e dopo aver spesato imposte per 27,2mila euro (vs 5,5mila euro nel 2017), l’utile netto di competenza del gruppo scende del 35,4% a 420mila euro. Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2018 l’indebitamento finanziario netto sale a 3,3 milioni, rispetto ai 2,3 milioni di fine 2017.

La Blockchain, in italiano “catena di blocchi”, può essere semplificata come un processo in cui un insieme di soggetti condivide risorse informatiche (memoria, CPU, banda) per rendere disponibile alla comunità di utenti un database virtuale generalmente di tipo pubblico (ma esistono anche esempi di implementazioni private) e in cui ogni partecipante ha una copia dei dati.

L’utilizzo di un protocollo di aggiornamento ritenuto sicuro dalla comunità degli utenti e di tecniche di validazione crittografiche genera la reciproca fiducia dei partecipanti nei dati conservati dalla blockchain, che la rende una tecnologia sostitutiva rispetto ai “registri” gestiti in maniera accentrata da autorità riconosciute e regolamentate (banche, assicurazioni ecc.).

I blocchi non possono essere eliminati né alterati: per apportare delle modifiche è necessario prima creare una copia identica del blocco precedente e dunque generarne la nuova.

Il vero punto di forza della blockchain sta nella sua struttura decentralizzata: nessuno la possiede realmente perché si trova su tanti dispositivi e server sparsi nel mondo. In questo modo si ha la sicurezza totale di quelle transazioni che a loro volta sono crittografate, autorizzate e verificate da utenti multipli e tracciate temporalmente. L’elemento che caratterizza la blockchain è quindi la fiducia: fiducia che i dati in essa contenuti vengano condivisi senza poter essere modificati, corrotti, trasformati.

La Blockchain permette di ripensare i processi di ogni azienda e di realizzare nuove forme di servizio per clienti e fornitori.

Questa tecnologia si integra bene con soluzioni che compongono il sistema gestionale di un’impresa che generano una grande quantità di dati relativi alla produzione, alle transazioni nella supply chain. Quando questi dati (relativi a un ordine, a una fattura, a una bolla di spedizione) vengono criptati e trasformati in blocchi abbiamo la certezza che l’origine dell’informazione sia attendibile.

La tecnologia blockchain può essere inserita dove il dato si crea e può essere cosi garantito. Ecco descritti alcuni ambiti applicativi:

Smart Manufacturing

La Blockchain trova molti spazi di applicazione nel settore manifatturiero. Per esempio, nei processi logistici, per realizzare maggiore trasparenza e maggiore accuratezza nello scambio di dati tra tutte le parti coinvolte nella filiera di produzione, migliorando le prestazioni aziendali, riducendo gli errori nella trasmissione degli ordini, rendendo efficiente la gestione degli inventari.
La Blockchain può snellire la gestione amministrativa, riducendo il flusso di documentazione cartacea, aumentando la trasparenza nelle operazioni e accorciando le tempistiche al ricevimento dei pagamenti tra produttori, distributori e importatori. Può aiutare a tenere traccia della storia di ciascun prodotto manifatturiero: questo vuol dire avere traccia certa degli eventi che la hanno riguardato nel tempo.
Importante è poi la gestione della manutenzione: un sistema basato su Blockchain può aiutare sia il produttore sia il cliente nel conoscere l’esatta provenienza ad esempio delle parti di ricambio installate. Questo significa una maggiore tutela della reputazione per il produttore e maggiore sicurezza per il cliente.

IoT

La Blockchain ha un ruolo fondamentale di applicazione chiave per l’IoT e in particolare in applicazioni di Industrial IoT. Può essere utilizzata infatti utilizzata per tracciare in modo certificato tutti i dispositivi collegati, consentendo l’elaborazione delle transazioni che questi producono e il coordinamento tra i device fisici. Questo approccio decentralizzato supera i punti critici delle reti tradizionali, facilitando la creazione di un servizio più solido mediante il quale potranno operare i dispositivi collegati. La blockchain servirebbe come una sorta di libro mastro pubblico per la grande quantità di dispositivi e questo permetterebbe di bypassare l’utilizzo di un sistema centralizzato per gestire e mediare la comunicazione tra loro.
Gli algoritmi utilizzati nella Blockchain, infine, permetterebbero di aumentare la tutela dei dati dei clienti privati quando il prodotto o il componente sia veicolato in ottica “business to consumer”.

Supply Chain

Uno degli aspetti più promettenti della tecnologia blockchain è il controllo più sicuro e trasparente delle operazioni. Tutte le catene di approvvigionamento e fornitura in ogni settore sono falla fine una serie di nodi transazionali che permettono di trasferire e spostare i prodotti dalla fabbrica al punto vendita. Grazie alla Blockchain, infatti le transazioni che si realizzano tra i diversi attori di una filiera (dalla produzione alla vendita) potranno essere descritte in un registro decentralizzato riducendo così i costi di trascrizione, i ritardi e i possibili errori del personale.
Le tecnologie Blockchain sono infatti in grado di seguire le quattro fasi della supply chain (identificazione del prodotto, consegna, registrazione del cliente e after sales) e supportano numerose applicazioni che spaziano dalle attività anticontraffazione alla gestione dei passaggi di proprietà fino a quella dei programmi di manutenzione o di riparazione in garanzia.

Alcuni progetti realizzati:

Un primo esempio su cui stiamo lavorando riguarda la polizza di carico, il documento che riporta tutte le informazioni sulle merci caricate per esempio su una camion. Questo documento è in quasi tutte le aziende cartaceo ma il processo può essere reso attraverso Blockchain digitale e sicuro. La polizza viene così criptato nel momento in cui viene realizzata e può essere condivisa e tracciata in tutti i passaggi della filiera in modo tale che i dati contenuti in essa non possano venire modificati.

Un secondo esempio riguarda l’ambito caseario. Anche le filiere alimentari sono caratterizzate da una gestione cartacea dove tutti i passaggi sono controllati e registrati con documenti tradizionali. L’approccio Blockchain parte dal lavoro degli operatori che anche attraverso un semplice SMS attivano il percorso della filiera già nel momento in cui si il latte viene consegnato. L’SMS attiva l’identificazione che viene subito trasferito all’industria di trasformazione. Tutte le fasi successive di questo processo vengono a loro volta registrati su una piattaforma comune basata sulla Blockchain dove si possono facilmente allegare documenti come le risonanze magnetiche che garantiscono in modo assoluto l’autenticità di un prodotto.

Il terzo progetto riguarda la manutenzione predittiva in ambito machinery. In questo processo è fondamentale disporre di una tecnologia come la Blockchain in grado di certificare l’identità di ciascun componente di un macchinario. La conoscenza specifica di ciascun componente è un elemento molto importante per determinare i fattori di rischio e per definire le modalità di intervento.

ISCRIVITI ALL'EVENTO

Consigliamo se possibile la partecipazione in loco ma è possibile seguire l’evento tramite Webinar:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-la-blockchain-per-ripensare-i-processi-delle-aziende-e-la-supply-chain-59121380641

Il termine Inbound Marketing indica una modalità di marketing centrata sull’essere trovati da potenziali clienti (outside-in) in contrasto alla modalità tradizionale, detta anche outbound marketing (inside-out) che è imperniata su un messaggio direzionato unicamente verso il cliente. I vantaggi dell’inbound marketing possono essere estesi a qualsiasi organizzazione o tipo di azienda, che sia a scopo di lucro o meno, che utilizzi il “canale” (sito web in primis) come mezzo di comunicazione con clienti esistenti e potenziali.

Le tecnologie a supporto dell’Inbound Marketing

Quando si affronta il tema “Farsi trovare dai propri clienti sulla rete” ci si limita spesso ad ottimizzare il proprio sito attraverso le classiche attività di Seo/Sem sui motori di ricerca in particolar modo usando gli strumenti forniti da Google. Oggi esistono strumenti tecnologici molto più evoluti in grado di realizzare questi processi:

1. OTTIMIZZAZIONE: Google e gli altri motori di ricerca cambiano il proprio algoritmo di ottimizzazione ogni due giorni e un lavoro di ottimizzazione Seo/Sem risulta poco efficace se non è supportato da un sistema automatico di ottimizzazione di ogni singolo articolo e contenuto. È necessario che il proprio Cms sia quindi supportato da un processo di costante ottimizzazione per poter essere trovato con più facilità dai propri clienti potenziali;

2. PROFILAZIONE: Automatizzare la relazione con la comunità di clienti/utenti del proprio portale realizzando una comunicazione one-2-one partendo dagli small data raccolti dai social network e dalle interazioni attraverso un chatbot che raccoglie la "Voice of Customer". Dopo che il cliente è stato inserito in un cluster è possibile tracciare in condividere con lui “messaggi profilati” che vengono distribuiti sui vari canali newsletter sms di approfondimento ed analisi sulle tematiche dove è più sensibile;

3. GESTIONE DEL JOURNEY: Inserire gli utenti del vostro website in un Journey di articoli consequenzali e collegati in modo tale che ogni persona possa seguire un percorso pensato in base alle sue letture;

4. GESTIONE CONTENUTI: Sviluppare contenuti in modo semplice e con grafica ed immagini accattivanti gratuite attraverso un Cms veloce e ricco integrato con le “funzioni evolute” sopra descritte;

5. IMAGE MEMORABILITY: Comprendere attraverso un algoritmo gli elementi iconici della vostra presenza digitale in modo da ottimizzare le proprie campagne social;

6. COMPETITIVE INTELLIGENCE: Monitorare in tempo reale i propri concorrenti o del proprio settore in modo da comprendere velocemente quali argomenti suscitano maggiore interesse nel proprio contesto. Con semplici strumenti oggi è possibile realizzare un vero sistema di Competitive Intelligence;

7. BUSINESS LOGIC: Integrare la presenza digitale al proprio sistema Crm in modo da tenere traccia non solo delle attività commerciali svolte su un cliente o cliente potenziale ma integrare anche informazioni di inbound marketing relative ad esso (cosa il cliente o gli utenti di un’azienda cliente hanno letto). Questo significa dare in mano alla propria rete commerciale un vero strumento di marketing digitale. Qualora non si disponesse di un sistema informatico questo strumento fornisce un interfaccia gestionale dove gestire analisi di dati e reportistica.

Tutti questi “superpoteri” oggi sono a disposizione di ogni impresa utilizzando un soluzioni tecnologiche facilmente gestibile anche da una persona non tecnica.

Usare lo STORYTELLING come strumento di relazione con i clienti

Quando si vuole creare una conversazione nel mondo digitale è necessario trasformare prodotti in servizi in storie da raccontare per aumentare la memorabilità dei propri contenuti. Lo storytelling è una metodologia che usa la narrazione come mezzo creato dalla mente per inquadrare gli eventi della realtà e spiegarli secondo una logica di senso. L’atto del narrare, nello storytelling, si ritrova nell’esperienza umana e si può rappresentare in varie forme (individuali o collettive) che connettono pensiero e cultura. Soprattutto le emozioni dell’uomo – attraverso la narrazione – trovano il mezzo più efficace di espressione. Il pensiero narrativo possiede una molteplicità di significati, ma questi necessitano di essere tradotti, affinché si possano costruire una o più forma di comunicazione che siano rielaborate dai soggetti secondo i termini della narrazione. Il discorso narrativo permette di rendere comprensibile, comunicabile e ricordabile il vissuto. Quindi, il pensiero narrativo organizza l’esperienza soggettiva e interpersonale; mentre il discorso narrativo rende possibile la riflessione. Si tratta di un “processo interattivo” dal momento che il discorso narrativo rende possibili interpretazioni molteplici per tutti i soggetti che entrano in contatto con una certa storia.

ISCRIVITI ALL'EVENTO:

Consigliamo se possibile la partecipazione in loco ma è possibile seguire l'evento tramite Webinar:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-farsi-trovare-dai-clienti-attraverso-linbound-marketing-59120159990

Il Gruppo Neosperience svolgerà due seminari durante il corso "Innovazione digitale e gestione della conoscenza" presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Brescia.

"Tecniche emergenti per la gestione dei processi di vendita e della customer experience" - Lunedì 8 Aprile 2019 (10:30-12:30)

"Gestione di un progetto ERP per PMI basato su piattaforma SAP" - Martedì 9 Aprile 2010 (9:30-11:30)

Non è vero che le PMI italiane hanno esigenze ridotte o semplificate rispetto a quelle grandi. Spesso hanno bisogni persino più sofisticati e di conseguenza anche la domanda delle piccole e medie imprese si caratterizza per elevata complessità tecnologica, applicativa ed economica. Il valore di una soluzione gestionale va valutato non solo per ciò che è in grado di garantire nell’immediato, ma anche dalla sua capacità di sostenere l’azienda e la sua complessità nel tempo. In questo elenco i principali vettori di complessità che oggi toccano anche le PMI italiane.

Un sistema inofrmativo può essere considerato un vaccino non tanto alla complessità che è un elemento positivo ma ai suoi “effetti collaterali negativi” che nel tempo costituiscono un problema e un costo occulto di gestione.

ASSETTO INTERNAZIONALE

Andare all’estero per produrre e vendere sui mercati locali è possibile se si dispone della strumentazione necessaria a controllare l’operato delle nuove realtà. Un ERP ad esempio è un sistema internazionale che gestisce ogni tipo di fiscalità e territorialità in tutto il mondo.

STRUTTURA MANAGERIALE

L’entrata di manager indipendenti che supportano la proprietà nella gestione aziendale scatena l’esigenza di sistemi informativi utili sia per chi ha delega gestionale, sia per chi deve controllare l’operato dei nuovi dirigenti e promuoverne un’omogeneità di comportamenti. Grazie alle Best Practices di una soluzione ERP un manager può agevolmente gestire i processi aziendali e grazie alla “migliore suite di amministrazione e controllo” l’azienda può essere guidata con consapevolezza.

ASSETTI SOCIETARI

Un’impresa in crescita può trovarsi a dover governare un network di aziende internazionali che collaborano da diversi continenti per soddisfare una base clienti globale, trovando nei sistemi informativi uno strumento di supporto alla governance di tali realtà. Una soluzione ERP offre soluzioni evolute per la gestione multicompany e l’integrazione realizzati per i più grandi gruppi aziendali di tutto il mondo e oggi disponibili anche alle PMI.

STRATEGIA DI CRESCITA

Le aziende che crescono non conoscono, oggi, ciò che servirà domani per gestire l’azienda. Un imprenditore ha segnalato che “la scelta di un sistema informativo, per un’azienda come la nostra, deve essere fatta non in base a ciò che si conosce, ma in base a ciò che non si è ancora capaci di fare”. Grazie alla completezza funzionale SAP ed alle sue innumerevoli verticalizzazioni SAP supporta ogni tipo di processo e permette di integrare velocemente funzioni e sviluppi: una struttura di R&D di oltre 10.000 persone garantisce la costante capacità di upgrade del sistema.

DINAMICITA’ DEL BUSINESS

Le aziende stanno cercando strumenti che abilitino trasformazioni anche radicali nei modelli di produzione, distribuzione e commerciali. Le moderne tecnologie permettono di realizzare una velocità di elaborazione per gestire in modo proattivo la crescente tematica dei Big Data .

MODELLI COMMERCIALI

Cosa accomuna un produttore di profili speciali in acciaio e un retailer? La scelta di operare secondo standard qualitativi di servizio di assoluta eccellenza, che impongono una profonda integrazione fra sviluppo e capacità di delivery dell’offerta. Grazie alla gestione integrata d’azienda ed estesa verso i processi collaborativi è possibile realizzare una strategia commerciale che coinvolga a 360° tutti gli attori dell’azienda seguendo un approccio del “valore” consegnato al cliente. Si può innovare il modello e le dinamiche di relazione tra l’azienda, i business partner e i loro clienti realizzando una strategia di Digital Customer Experience supportata da un sistema informativo dedicato.