Neos Consulting per Alumec: l’intervista a Marco Cattaneo

Neos Consulting per Alumec

Con grande piacere oggi desideriamo mostrarvi un progetto che parla di innovazione, competenza ed eccellenza italiana.

Tramite le  parole di Marco Cattaneo, Direttore Commerciale di Alumec S.r.l. - azienda leader nel settore dell’estrusione dell’alluminio - e di Matteo Linotto, co-fondatore di Neos Consulting, vi racconteremo l’azienda Alumec S.r.l e in cosa è cambiata grazie al progetto realizzato assieme. 

L’obiettivo del nostro cliente consisteva nel riuscire a innovare i propri processi aziendali, e per farlo ha incontrato la collaborazione di Neos Consulting che - d'accordo con il cliente - ha deciso di basare l’intervento sull'implementazione dell'ERP internazionale SAP Business One.

 

Matteo Linotto: Marco, cominciamo dal principio: quali erano le problematiche che vi hanno convinti della necessità di un cambiamento nella gestione aziendale?

Marco Cattaneo: Alumec è sempre stata un’azienda innovativa nel prodotto, non altrettanto nei processi. Due terzi dell’azienda venivano gestiti con strumenti non adeguati, e questo si rifletteva  negativamente sulla nostra efficienza. 

ML: E quale soluzione avete individuato?

MC: Abbiamo compreso che era arrivato il momento di dotarci di un nuovo gestionale a 360°. Volevamo un’unica piattaforma dove poter raccogliere tutte le informazioni su produzione e vendite, per evitare errori e velocizzare il lavoro di tutti i dipendenti.

ML: E per lo sviluppo vi siete rivolti a noi: perché?

MC: Vi abbiamo scelto perché vi siete dimostrati il partner più convincente per competenze, ma anche per il fattore “umano” che mettete a disposizione.

ML: Grazie Marco, ci hai fatto un bellissimo complimento: ci teniamo molto al nostro lato umano, empatico. Siamo contenti che tu l’abbia apprezzato.

MC: Penso non ci sia cosa più importante.

ML: Giusto! Conoscendo le vostre necessità specifiche, vi abbiamo proposto il sistema ERP SAP Business One opportunamente integrato da funzionalità uniche per il settore. Siete soddisfatti della scelta?

MC: Assolutamente si, ci ha semplificato il lavoro sotto molti punti di vista; inoltre viene utilizzato da molti dei nostri clienti e questo facilita la collaborazione con loro.

ML: Parliamo allora di risultati: quali vantaggi competitivi vi ha fornito il nuovo ERP?

MC: Proverò a riassumerli. In primis ora i processi sono più efficienti e il lavoro più veloce grazie alla digitalizzazione delle informazioni. I dati della produzione che arrivano da diverse fonti, anche IoT, si raccolgono in SAP Business One grazie ad add-on specifici. Abbiamo poi sempre tutto sotto controllo grazie alla pronta disponibilità di report e analisi. Il sistema di controllo dei costi adegua i prezzi automaticamente e permette di capire se ci sono inefficienze nel reparto produttivo. Lo stock di magazzino è sempre aggiornato e ciò permette di anticipare le necessità. Infine ora consegne, prezzi e produttività sono monitorati sia per il reparto di produzione sia per i clienti.

ML: Quindi siete soddisfatti dei risultati del progetto?

MC:  Certamente. Ora possiamo accontentare tutti i nostri clienti in base alle loro diverse esigenze, anche se richiedono una forte personalizzazione dei prodotti. Tutto è tracciato e costantemente sotto controllo. È un bel passo in avanti per noi, per la nostra competitività sul lungo e medio periodo.

ML: Grazie Marco, sapervi soddisfatti è il coronamento perfetto per il lavoro che abbiamo svolto.

MC: Grazie a te Matteo, e a tutti i professionisti di Neos Consulting che hanno reso possibili questi risultati.

 

Dal nostro punto di vista è un privilegio poter condividere il successo del progetto con Alumec. 

Ci siamo confrontati con una realtà innovativa, seria e preparata, che desidera crescere guardando al futuro e a ciò che le nuove tecnologie hanno da offrire: un cliente ideale con cui è stato un piacere collaborare. 

Se desiderate scoprire come Neos Consulting può aiutare anche la vostra azienda a crescere con un occhio al futuro e all’innovazione, contattateci: risponderemo a ogni vostra domanda e richiesta.

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International Compliance Symposium

Matteo Linotto, Socio Fondatore di Neos Consulting e Neosperience e attualmente Enterprise Sales Manager, il 24 settembre 2020 parteciperà come relatore al Compliance Management Symposium (ICS 2020) organizzato da IAS REGISTER AG.

L'evento si terrà dal vivo presso il Piajo Relax Hotel di Nembro a Bergamo (BG), davanti a più di 100 persone tra imprenditori ed esperti di innovazione.

Matteo racconterà alcuni case study specifici realizzati dal gruppo e di come Neosperience nell'ultimo anno è riuscita a trasformare digitalmente e innovativamente i business di alcune delle più interessanti realtà imprenditoriali italiane.

Il Compliance Management Symposium sarà inoltre un'occasione per riflettere sul panorama odierno, caratterizzato dalla crisi economica per il Covid-19.

Cambiare i paradigmi del business

Il sistema, e le fondamenta su cui le aziende basano i propri business, stanno vivendo il loro "momento della verità".

Come spesso si dice, i momenti di crisi nascondono minacce e opportunità in egual modo. Il 2020 è una continua "sliding doors" e ogni azione e decisione può determinare un successo o un fallimento: le regole del gioco sono cambiate, e ancora le aziende non hanno avuto il tempo di imparare quelle nuove.

È in questo tipo di situazioni che un approccio culturale e sociologico - empatico - ai processi diventa un alleato imprescindibile per la continuità aziendale. Le imprese possono oggi contare e appoggiarsi solo sul "macro", ovvero sulle tendenze che sappiamo essere vere e immutabili perché intrinseche nella natura umana.

Il difficile per le aziende oggi è cambiare prospettiva: abbandonare una visione limitata sulla propria realtà imprenditoriale, e abbracciare il cambiamento partendo dalle proprie fondamenta e dall'ambiente che le circonda.

In poche parole, è necessario rivoluzionarsi partendo dalle persone.

Per esempio è ormai evidente che parlare di Sostenibilità, Wellfare e Digitalizzazione alla "vecchia maniera" non è più sufficiente: oggi è necessaria una visione olistica su un insieme superiore, che non parcellizzi e banalizzi queste sacrosante necessità umane.

Il 2020 e il 2021 saranno sì gli anni della pandemia, ma saranno anche gli anni della definitiva maturazione della Generazione Z - per i sociologi la  "disrupting generation" per eccellenza: cosa comporta questa "coincidenza"? In poche parole che gli argomenti già imprescindibili per questa generazione, come l'identità multipla, il rispetto dell'individuo, il rispetto dell'ambiente e la ricerca di un nuovo e diverso sistema sociale, diventeranno sempre più impellenti.

Le aziende hanno veramente poco tempo per rispondere a queste nuove necessità, che non si possono affrontare con la superficialità del passato, ma solo con le tecnologie e i paradigmi del domani.

La storia ci insegna che imboccare la strada giusta duramente un momento di crisi equivale a garantirsi il successo fino almeno alla crisi successiva: il 2020 è quindi un'opportunità da non sprecare per il futuro nostro e di chi ci circonda.

 

Digitale settore vitivinicolo

Si può affermare con una certa sicurezza che il settore vitivinicolo italiano non tornerà ai livelli pre-pandemia se non nel 2021.

Infatti, le informazioni attuali - fornite dalla società d’analisi TradeLab - fanno prevedere per il settore una diminuzione di fatturato pari a -28% rispetto all'anno scorso.  

Le cause principali?  La netta diminuzione dei consumi fuori casa (canale HO.RE.CA), dovuto alla chiusura degli spazi commerciali e alla netta diminuzione del turismo straniero, e il calo delle esportazioni, pari a un -3,4%: solo il mercato cinese ha visto un crollo del -40%.

Oggi sono cambiate le tipologie di consumo, e questo rende necessario un aggiornamento anche nelle proposte di prodotto e di esperienze: in questo momento, data la situazione di profonda rivoluzione, le possibilità di crescita sono notevoli, soprattutto se viste attraverso i vantaggi del digitale per il settore vitivinicolo italiano.  

Di seguiti alcuni degli argomenti che abbiamo identificato, all'interno del webinar realizzato insieme ai nostri colleghi di Value China, come i più determinanti per i cambiamenti del settore vitivinicolo italiano. 

 

Voice of Customer

La prima cosa che tutte le aziende, di tutti i settori, dovrebbero fare è ascoltare, “cercare di capire” cosa sta succedendo ai propri clienti.

I mesi di caos che abbiamo vissuto hanno senza dubbio modificato le nostre abitudini, ed è necessario capire verso quale direzione il pubblico si sta muovendo. 

La Voice of Customer è proprio ciò di cui si ha bisogno. Attraverso strumenti per la raccolta dei feedback e dei desiderata degli utenti (prospect e clienti), la VoC è in grado di guidare l’organizzazione verso il cambiamento dei propri paradigmi, per offrire una migliore user experience e raccogliere le informazioni per supportare strategie di marketing e di branding. 

 

Digital Commerce

Sviluppare la propria capacità di vendita attraverso i canali digitali - magari con lo sviluppo di un Digital Commerce - è ormai indispensabile. 

Questo periodo ha spinto milioni di italiani ad acquistare online, e le prospettive odierne non sembrano indicare verso un'altra direzione. 

Considerando che le spese di implementazione e mantenimento di un Digital Commerce possono essere proibitive, un’opzione per dividere costi e rischi è quella di creare hub di produttori (es. Produttori di Chianti), per unire le forze e offrire una maggiore varietà di prodotto e un’esperienza digitale più soddisfacente.

Grazie al commercio digitale le cantine possono espandere il proprio mercato, differenziare il pubblico ed eliminare le spese di operatori terzi, che siano ristoranti, enoteche o grande distribuzione. 

 

Gamification

Fidelizzare i propri clienti deve essere il focus di ogni azienda. Per far ciò, la Gamification può essere lo strumento giusto.

In cosa consiste? Il concetto di Gamification può essere sintetizzato nell'offerta al cliente di esperienze, sia digitali sia fisiche, che hanno l’obiettivo di coinvolgerlo attraverso il “gioco”.

Concorsi, badge, trofei e competizioni sono attività da non sottovalutare se si vuole aumentare la clientela e renderla fedele ai propri prodotti: legare emozioni positive all’esperienza del brand è infatti uno strumento molto efficace. Fino a pochi anni fa solo le grandi aziende erano in grado di sostenere le spese per attività di questo tipo: oggi non è più così. 

Inoltre, sono cambiati anche i giochi in sé, che con gli anni sono diventati sempre più ingaggianti: se prima ci si limitava alla raccolta di bollini, oggi si possono creare concorsi interattivi (contest sui social, giochi in-app, etc.).

 

Internazionalizzazione

Il Made in Italy ha un futuro solo riuscendo a comunicare anche con i mercati, i paesi e le culture più lontane, quelle maggiormente in crescita oggi.

Uno dei mercati più complessi per le aziende italiane, sia dal punto di vista culturale, sia perché altamente digitalizzato e quindi lontano dai paradigmi del Bel Paese, è quello cinese. 

Come abbiamo sottolineato nell’introduzione all’articolo, il mercato cinese è stato quello che più ha pesato nel crollo dell'export del settore vitivinicolo italiano: un -40% che ha tagliato le gambe ai produttori che proprio su quel mercato facevano affidamento. 

Al momento, fortunatamente, i tassi di acquisto di prodotti alcolici esteri sono in rapida crescita. 

Comunque, sebbene il piacere per il vino sia universale, per riuscire a comunicare con il popolo cinese è necessario possedere una sicura conoscenza culturale del paese: per questo motivo - quando si è intenzionati a lanciare i propri prodotti su quel mercato - è preferibile affidarsi a società di consulenza esterne, che siano in grado di consigliare le migliori strategie. 

Value China, società controllata da Neosperience e composta da giovani italo-cinesi, ha - per questo motivo - recentemente implementato un programma di promozione digitale dedicato alle cantine italiane.  

Winease offre la possibilità ai produttori vitivinicoli italiani di formarsi direttamente sui consumatori cinesi, di scoprire i modi più efficaci di comunicare con essi e di utilizzare gli strumenti più adatti per promuoversi.

Attraverso la partnership con Wechat, la più importante piattaforma social cinese, con Interwine, la più grande e antica fiera del vino professionale della Cina continentale, e con Putaojiu.com, la principale piattaforma di comunicati stampa nel settore vitivinicolo in Cina, Value China è un grado di supportare e guidare il viticoltore italiano alla conquista del paese del dragone.

 

Conclusioni

In definitiva, le possibilità di crescita per il settore sono notevoli e passano obbligatoriamente attraverso l'implementazione di strategie incentrate sui canali digitali.

Comprendere il pubblico, coinvolgerlo e fidelizzarlo, eliminare l'intermediazione di terze parti, unirsi in hub più strutturati e forti, vendere online e raggiungere mercati lontani e ancora non sfruttati: queste sono le linee guida per il settore vitivinicolo che garantiscono un successo immediato a fronte di un investimento di medio periodo.

Per qualsiasi richiesta di informazioni, contattaci: saremo felici di rispondere alle tue domande.

Incentivi

Il comparto industriale italiano sta vivendo un periodo critico. La produzione ancora oggi è del 20% inferiore rispetto a gennaio, ed esiste il rischio concreto che non riusciremo a raggiungere i valori pre-crisi prima della metà del prossimo anno. 

In questa situazione abbandonarsi alla preoccupazione è però controproducente: l’immobilità e l'attendismo non hanno infatti mai ripagato sul lungo periodo. 

Muovendosi comunque con molta attenzione, è necessario tornare ad investire.

Come ben sappiamo, le imprese italiane sono fra le ultime in Europa come livello di innovatività

La rivoluzione digitale e le nuove tecnologie non hanno avuto vita facile nel nostro paese: viste con sospetto, più come una minaccia che come un’opportunità, queste nel frattempo permettevano alle imprese di altri paesi di guadagnare un vantaggio significativo sulla concorrenza. 

Tornare competitivi nel breve periodo è difficile, ma da qualcosa bisogna pur cominciare, e quel qualcosa possono essere le agevolazioni e gli incentivi resi disponibili dallo Stato, dall’Europa e dalle istituzioni locali per sostenere l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese italiane. 

In quali ambiti possono essere utilizzati?

  • R&D (Ricerca e Sviluppo);
  • Acquisizione e sviluppo di soluzioni digitali (per il marketing, l’IoT, la gestione aziendale, etc);
  • Investimenti in formazione per i propri dipendenti sulle nuove tecnologie.

Come Neos Consulting negli anni ci siamo impegnati a favorire la digitalizzazione e lo sviluppo delle imprese verso il modello 4.0, aiutando le stesse a reperire i necessari finanziamenti: l’iniziativa Neosperience Innovation Lab, realizzata in collaborazione con Banca Valsabbina, ha permesso - ad esempio - a piccole e medie imprese italiane di portare avanti la propria trasformazione digitale con il supporto economico della stessa istituzione finanziaria.

Nello specifico, cosa offriamo alle imprese nostre clienti?

  • Le piattaforme gestionali SAP S/4 HANA e SAP Business One, di cui siamo rivenditori ufficiale e partner. Partendo da queste, realizziamo poi soluzioni verticali su misura per ogni tipologia di business. Ad esempio abbiamo sviluppato le soluzioni ALUMINIUM per le imprese attive nel settore dell’estrusione dell’alluminio, Job Assistant per le aziende che lavorano su commessa e SC-One per l’azienda terzista;
  • Aiutiamo le aziende a vendere di più e meglio proponendo le migliori piattaforme CRM integrate alla nostra soluzione di Customer Generation. Inneschiamo così  un “sales funnel” virtuoso, potenziato inoltre dalla nostra piattaforma nativa per il Digital Commerce Neosperience Rubin Red.
  • Sviluppiamo e realizziamo progetti di Smart Manufacturing, ovvero portiamo l'Automazione Operativa nei processi di fabbrica, implementando: 
    • La rilevazione dei dati nei processi produttivi attraverso sistemi di Manufacturing Execution System (MES).
    • Utilizziamo le tecnologie digitali (Intelligenza Artificiale, Internet of Things, Realtà Aumentata) per migliorare i processi di fabbrica, aumentando la produttività;
    • Implementiamo algoritmi di Machine Learning (Apprendimento Automatico) per realizzare sistemi di manutenzione predittiva e controllo qualità.

Quali sono gli incentivi e le agevolazioni che possono aiutare l’impresa nella propria innovazione tecnologica e digitale? Di seguito elenchiamo quelli messi a disposizione dello Stato. Esistono poi ulteriori agevolazioni e incentivi europei e regionali: per qualsiasi richiesta di informazioni non esitate a contattarci. 

 

Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali

 A cosa serve

Supportare e incentivare le imprese che investono in beni immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

Quali vantaggi

Credito d'imposta nella misura del 15% del costo, nel limite massimo di 700.000 Euro. Si considerano anche le spese per servizi di cloud computing. 

A chi si rivolge

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato.

Come si accede

Il credito si applica agli investimenti effettuati a decorrere dal 1 gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, ovvero entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro il 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Scopri le nostre soluzioni

 

Digital Transformation

Cos’è

Intervento agevolativo sulla Digital Transformation finalizzato a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi PMI.

A chi si rivolge

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI, anche congiuntamente tra loro, purché in numero non superiore a dieci imprese.

Attività economiche ammesse

Le PMI, ai fini dell’accesso alle agevolazioni, devono operare in via primaria nel settore manifatturiero o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere, nonché nel settore turistico.

Cosa finanzia

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di

  • tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale Impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o;
  • tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
    1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
    2) al software;
    3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
    4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.

I progetti di spesa devono prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 50.000,00 e non superiore a 500.000,00 Euro.

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili, pari al 50 percento, articolata come segue:

  • 10 percento sotto forma di contributo;
  • 40 percento come finanziamento agevolato.

 

Nuova Sabatini - Beni strumentali 

Cos'è

La misura Beni strumentali ("Nuova Sabatini") sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing software e tecnologie digitali.

A chi si rivolge

Possono beneficiare dell’agevolazione le PMI.

Settori ammessi

Sono ammessi tutti i settori produttivi ad eccezione dei seguenti:

  • attività finanziarie e assicurative
  • attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione

Cosa finanzia

Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa

Le agevolazioni

Consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese, nonché di un contributo da parte del MISE rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.

L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing)

Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:

  • di durata non superiore a 5 anni
  • di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro
  • interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili

Il contributo del Ministero dello sviluppo economico è un contributo il cui ammontare è determinato dal valore degli interessi calcolati su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali

 

Credito d’imposta ricerca, sviluppo e innovazione

A cosa serve

La misura si pone l’obiettivo di stimolare la spesa privata in Ricerca, Sviluppo e Innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e per favorirne i processi di transizione digitale.

Quali vantaggi

Credito d’imposta pari al 12% delle spese agevolabili nel limite massimo di 3 milioni di euro per attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico: è riconosciuto in misura 

Credito d’imposta pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro per attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati: è riconosciuto in misura.

Credito d’imposta pari al 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.

A chi si rivolge

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato. 

Come si accede

Il credito si applica alle spese in Ricerca, Sviluppo, Innovazione sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.

R&D made by Neosperience

 

Nuovo bando Macchinari Innovativi

Cos’è

Il nuovo bando Macchinari Innovativi sostiene la realizzazione, nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.

A chi si rivolge

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI)

Possono accedere alle agevolazioni anche i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Possono beneficiare dell’intervento reti di imprese, fino a un massimo di sei soggetti co-proponenti.

Attività economiche ammesse

Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione di: siderurgia, estrazione del carbone, costruzione navale, fabbricazione di fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia. 

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75 %.

 

Contratti di sviluppo

Cos’è

Il Contratto di sviluppo rappresenta il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni.

La normativa in vigore, valida per il periodo 2014-2020, consente di finanziare:

  • programmi di sviluppo industriali;
  • programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
  • programmi di sviluppo di attività turistiche che possono comprendere, per un importo non superiore al 20% degli investimenti complessivi da realizzare, programmi destinati allo sviluppo delle attività commerciali.

Nell’ambito dei suddetti programmi, lo strumento può finanziare, altresì, programmi di ricerca, sviluppo e innovazione.

L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili alle agevolazioni non deve essere inferiore a 20 milioni di euro, ovvero a 7,5 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

A chi si rivolge

I programmi di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, di qualsiasi dimensione (compatibilmente con i regolamenti comunitari di volta in volta applicabili). Il programma di sviluppo può, altresì, essere realizzato in forma congiunta.

Le agevolazioni

Le agevolazioni sono concesse nelle seguenti forme, anche in combinazione tra loro:

  • finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili
  • contributo in conto interessi
  • contributo in conto impianti
  • contributo diretto alla spesa

Come funziona

Le istanze di accesso devono essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. – Invitalia

Per maggiori informazioni potete contattare i nostri esperti, che vi spiegheranno come gli incentivi e le agevolazioni statali possono rendere più "leggeri" i costi economici per l'acquisto delle nostre Solutions, dei nostri Servizi o di quelli di tutti i nostri partner.

artificial intelligent

Un’azienda che decide di sviluppare il proprio business basando le sue attività sulle nuove tecnologie smart, prende il nome di impresa intelligente. Per questa tipologia di impresa, determinante è la capacità di attingere a tutti gli strumenti che oggi sono messi a disposizione per sviluppare prodotti e/o servizi in linea con le richieste del mercato obiettivo.
Il principale vantaggio competitivo delle aziende manifatturiere, consiste nella conoscenza approfondita dei propri processi sia interni che collaborativi. Lo scopo dell’impresa intelligente è quello di ottimizzare processi e tempi produttivi, conoscendo al tempo stesso tutti gli aspetti connessi alla messa sul mercato del prodotto/servizio in questione.
Associare ad un’impresa il concetto di “intelligenza” significa attribuire a quest’ultima una serie di funzioni che la renderanno più competitiva rispetto ad un’azienda che ha deciso di non innovarsi. Il modello di impresa intelligente, si evolve per dare spazio a funzioni aziendali che mediante specifiche tecnologie permettendo di prendere decisioni più puntuali, precise e rapide. Vediamo quali sono i principali aspetti che caratterizzano un’impresa Intelligente:

PRODOTTI INTELLIGENTI

Il prodotto è l’asset principale su cui si fonda il successo della manifattura italiana: oggi le nuove tecnologie permettono di ripensarlo trasformandolo in un sistema che sappia comunicare ed interagire con il cliente e il produttore. Le più importanti tecnologie da utilizzare sono in questo caso l’Internet of Things e l’Intelligenza Artificiale.
Alcuni esempi realizzati di Smart Product sono un “barman robotizzato” sviluppato da una catena retail food in grado di comprendere l’ordine di un cliente e servire il giusto cocktail e un sistema di sensori in grado di monitorare una struttura come un ponte o una galleria autostradale realizzando un sistema di manutenzione predittiva utile per prevenire crolli ed altre problematiche.

UNA GESTIONE PROATTIVA DELLA RELAZIONE CON I CLIENTI

La relazione con il cliente deve essere gestita da sistemi digitali che sappiano trasmettere il valore aggiunto dell’azienda nei vari momenti di contatto lungo il percorso di relazione.
Tra i molti casi di successo possiamo citare l’utilizzo della realtà aumentata per comunicare meglio informazioni sui prodotti e creare dinamiche ludiche che mirano a trovare nello spazio fisico un oggetto e vincere un premio. La realtà aumenta presente in modo nativo in tutti gli smartphone è oggi uno strumento in rapida diffusione. Molto importante è utilizzare strumenti digitali per raccogliere ed analizzare la voice of customer utilizzando ad esempio un sistema di conversazione automatico che chiede al cliente com’è stata l’interazione sul website o nel negozio.

SERVIZI INNOVATIVI PER I CANALI DI VENDITA

Per la gestione della filiera di vendita molto importante è garantire l’autenticità di un prodotto e questo è oggi possibile utilizzare la tecnologia Blockchain.
Un esempio realizzato è la certificazione della autenticità di un prodotto lattiero caseario salvando su un sistema Blockchain e quindi rendendo immutabile l’elemento che mostra la verifica definitiva: una risonanza magnetica da cui si determina la composizione organolettica.

ANALIZZARE I SEGMENTI DEI CLIENTI

Utilizzare tecnologie di analisi dei dati è fondamentale per definire il cluster di appartenenza di un cliente che oggi non è solo un cluster anagrafico bensì psicografico. Bisogna comprendere se un cliente è attratto da un prodotto unico o preferisce acquistare un best seller oppure se preferisce ricevere un’offerta emotiva invece che una storia dettagliata ed approfondita.
Oggi attraverso l’analisi delle modalità di conversazione dei singoli clienti è possibile anche comprendere con quale tipo di colore e in che contesto grafico ogni singolo cliente gradisca sia presentato il medesimo prodotto.

IL CAMBIO DEL MODELLO DI BUSINESS

La gestione della monetizzazione dei propri processi collaborativi può prevedere accanto alla fornitura del prodotto la realizzazione di una dinamica in sottoscrizione che può contribuire a saldare ancora di più il rapporto.
Una realtà che distribuisce prodotti Beauty & Health può fornire questi prodotti alle famiglie con una dinamica di questo tipo permettendo al consumatore finale di ricevere a consumo il mix di prodotti direttamente a casa sua.

REALIZZARE SMART FACTORY

Una factory manifatturiera è molto complessa da condurre e la tecnologie oggi può dare un grande contributo. I parametri da gestire ed analizzare sono numerosi e le interazioni fra di essi estremamente complesse.
L’acquisizione di questi dati è ad oggi possibile, ma è difficile interpretarli. Ancor più complesso, è confrontare i dati di processo e le relative conseguenze, in termini di efficienza di produzione, scarti, resi, extracosti.
È oggi possibile estendere le capacità degli attuali sistemi gestionali che ad oggi costituiscono la spina dorsale aziendale. Occorre dotare questi strumenti di “occhi”, “orecchie”, “mani” e “memoria” (ovvero le modalità di rilevazione, registrazione ed analisi dei parametri di processo critici) per completare il sistema nervoso aziendale, ovvero implementare in maniera fattiva i principi della classica Industria 4.0. Generare un organismo senziente e pensante, Implementando una piattaforma cloud che estrapoli dati di produzione, trasformandoli in informazioni facilmente leggibili.

INNOVARE LA GESTIONE DEL PERSONALE

Numerose tecnologie hanno oggi un forte impatto sulla workforce. Gli strumenti di realtà aumentata ad esempio incrementano la possibilità di interazione fisica dell’operatore con il prodotto grazie allo scambio di informazioni sugli step di manutenzione, alla diagnostica in tempo reale e al monitoraggio degli allarmi di sicurezza. La virtualizzazione dell’ambiente in cui l’utente opera permette inoltre ai collaboratori esterni un supporto a distanza. Tutto questo migliora la produttività, la precisione e la sicurezza. Inoltre, l’integrazione delle conoscenze pratiche, reali, con il mondo virtuale in 3D offre numerose opportunità in ambito di formazione e simulazione.

NUOVE TECNOLOGIE PER LA SUPPLY CHAIN

La Blockchain è una tecnologia che rivoluzione totalmente i rapporti nella Supply Chain per quanto riguarda vari ambiti nel mondo manifatturiero:
> Fornisce strumenti per una gestione efficiente dei crediti all’interno della filiera di fornitura permettendo le transazioni in Bitcoin;
> Permette di realizzare inserire l’elemento dell’autenticità all’interno dei processi di tracciabilità;
> Garantisce l’immutabilità di contratti e documenti con un servizio di Data Room Digitale;
> Rende più veloci i sistemi di e-Procurement migliorando la trasparenza dei sistemi di acquisto.

L’UTILIZZO DEI BIG DATA PER CREARE VALORE

Oggi, la maggior parte delle informazioni importanti per un’azienda sono non strutturate, prodotte mediante un crescente numero di documenti, interazioni via call-center, conversazioni nei social media e attraverso la posta elettronica. Anche i sistemi gestionali generano milioni di dati strutturati nei processi interni. Per utilizzare queste informazioni in modo efficace, è necessario utilizzare congiuntamente dati strutturati e non strutturati in modo da poterli interrogare, analizzare e astrarre. Idealmente questo deve avvenire in tempo reale in modo da risolvere nel più breve tempo possibile eventuali problemtiche. Per ridurre la complessità aziendale e svolgere tutte queste attività i sistemi “in memory database” sono la migliore soluzione perché offrono funzionalità per gestire quantità e qualità e dei dati in modo da poter utilizzarli i dati all’interno e all’esterno dell’organizzazione con una flessibilità mai vista prima.

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Inauguriamo la rubrica di Innovation Club con un’intervista a Dario Longobardi, Amministratore Delegato di Neos Consulting. Dario Longobardi si è occupato nella sua vita lavorativa da 35 anni di sistemi informativi aziendali e di introdurre tecnologie ICT nei processi aziendali.

Buongiorno Dario di cosa ti occupi?
“Sono amministratore delegato e socio di Neos Consulting. Neos Consulting è un partner capace di intervenire realizzando progetti completi di cambiamento anche di tipo organizzativo capitalizzando una grande e lunga esperienza nella gestione dei sistemi d’impresa e contestualizzando questa esperienza in un’efficace modalità di utilizzo degli strumenti informatici. Abbiamo sede presso Point Service a Dalmine”.

Come possiamo definire l’Industria 4.0?
“La quarta rivoluzione industriale è l’innovazione digitale nei processi dell’industria che rappresenta la chiave per la competitività del comparto manifatturiero del futuro. Parliamo prima di tutto di rendere i processi produttivi e di fabbrica “smart” cioè intelligenti. Industria 4.0 è una definizione coniata in Germania per descrivere un programma di incentivi per l’innovazione. Molte altre nazioni in tutto il mondo hanno varato iniziative simili e questa definizione è diventata internazionale”.

Quali tecnologie possono rappresentare un cambio di paradigma?
“Esistono numerose tecnologie che possono rappresentare un’importante evoluzione. Oggi si parla dell’utilizzo della Realtà Aumentata (AR) per i processi di manutenzione: un operatore può essere guidato con opportune indicazioni visualizzate attraverso Smart Glass. Anche un assistente umano può poi rispondere ad una sua richiesta di supporto. La Realtà Aumentata (AR) può realizzare anche un’altra dinamica: fotografando un oggetto è possibile analizzare in tempo reale l’immagine e comprendere lo stato di usura di un articolo o la presenza di alcune anomalie. Un importante elemento di innovazione è rappresentato dall’Internet of Things (IoT). Pensiamo ad esempio che oggi un prodotto industriale o un macchinario può essere arricchito da sensori e “tag attivi” che lo rendono connesso. In questo modo il produttore di un cuscinetto può rendere facilmente accessibili dati ‘prestazionali’ e chi fornisce un impianto industriale può gestirlo attraverso un sistema di controllo remoto. Ma l’aspetto più importante, per rendere una fabbrica davvero intelligente, è trasformare i dati in informazioni integrando le moltissime fonti interne ed esterne che oggi non possono non essere prese in considerazione. La gestione dei Big Data può avvenire oggi su Database “in memory” che velocizzano l’esecuzione delle operazioni fornendo un’analisi in tempo reale”.

Ma la quarta rivoluzione industriale è solo legata alla conoscenza e all’applicazione della tecnologia?
“Dal mio punto di vista la conoscenza della tecnologia e la sua applicazione sono le condizioni necessarie ma in realtà il paradigma dell’Industria 4.0 è soprattutto un ripensamento a tutto tondo dei processi dell’azienda dell’implementazione di un nuovo modello di business. L’idea di fondo che accomuna diversi settori è quella di fornire un mix di prodotto e servizio anche per i clienti “business to business”. Nel momento in cui un prodotto industriale è connesso attraverso l’Internet of Things può essere noleggiato e fatto pagare considerando il dato del suo utilizzo mentre i servizi di manutenzione evolutiva possono essere forniti attraverso un canone periodico”.

Come misurare l’impatto di questa rivoluzione?
“Il primo elemento da considerare per misurare l’impatto tecnologico è certamente la produttività dell’azienda. Per tornare all’esempio citato, se attraverso la realtà aumentata i nuovi manutentori possono essere più velocemente formati e assistiti, è chiaro che viene espresso un maggior valore in quel processo. Se consideriamo invece il senso più esteso dell’Industria 4.0, cioè il ripensamento del modello di business, i vantaggi sono anche più importanti. Un nuovo modello di business permette di realizzare un differenziale competitivo rispetto ai concorrenti e un rapporto più continuo e fedele con i propri clienti”.

Le innovazioni dell’Industria 4.0 sarà applicata in tutti i settori?
“Ovviamente troviamo situazioni molto diverse. In alcuni settori queste tecnologie saranno dirompenti come l’elettronica, l’automotive e tutto il comparto delle produzioni di macchinari ed impianti. Credo che anche i settori che si considerano più tradizionali potranno vedere delle notevoli trasformazioni. Bisogna sempre considerare lo status della singola azienda nel suo contesto di mercato, contesto che può essere velocemente rivoluzionato dall’avvento di una startup impostata su un nuovo paradigma”.

A proposito di Startup qual è la connessione tra Industria 4.0 e il mondo delle Startup?
“Se parliamo in particolare delle Startup Innovative direi che sono certamente connesse con la rivoluzione dell’Industria 4.0. Se un’azienda manifatturiera ripensa il suo processo di relazione con il mercato in termini di “prodotto e servizio” potrebbe ad esempio generare una Startup per gestire questi servizi a valore. Può anche accadere che una Startup esistente possa avere già creato un servizio o una tecnologia molto interessante. In questo caso l’azienda manifatturiera può acquisire la Startup o parteciparla diventando un investor industriale”.

Quali sono i rischi connessi a questa rivoluzione industriale?
“Il principale rischio è che i propri competitori adottino tecnologie e modelli che possano far “cambiare le regole” nel mercato. Come sempre l’evoluzione tecnologica, in particolare quella digitale, avvantaggia il cosiddetto “first mover”. Non dimentichiamo a questo proposito che non solo la Germania ma tutti i paesi europei e moltissimi paesi emergenti stanno finanziando il proprio sistema industriale attraverso incentivi per vincere la sfida dell’innovazione”.

Dal lato degli incentivi ci sono buone prospettive anche in Italia?
“Il Governo Italiano ha reso operativo il piano sull’Industria 4.0 che contiene molte iniziative. Di conseguenza le aziende devono essere attente e sempre più consapevoli per poter valutare ogni possibile opportunità”.

Neosperience ottiene finanziamento per 2,58 milioni di Euro

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Buone notizie per Neosperience. L’azienda attiva nel settore della Digital Customer Experience ha ottenuto parere favorevole dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e dalla Regione Lombardia per finanziare un progetto di valore complessivo pari a 6 milioni di Euro per la realizzazione di Neosperience Tourism Cloud, piattaforma applicativa dedicata agli operatori del turismo.

Il finanziamento sarà pari ad Euro 2.580.000, di cui il 53,5% nella forma di contributo a fondo perduto e il 46,5% nella forma di finanziamento agevolato a lungo termine.

“Siamo molto soddisfatti di questa decisione – ha commentato Dario Melpignano, Presidente di Neosperience – . Abbiamo già avviato le attività per la costruzione della prima piattaforma applicativa in cloud dedicata alla valorizzazione del territorio e dell’offerta degli operatori turistici.

L’obiettivo è permettere a tutto il settore di offrire ai turisti uno storytelling personalizzato delle diverse proposte esperienziali. Ciascun viaggiatore potrà scoprire, organizzare e vivere la propria vacanza ideale nelle diverse regioni d’Italia con un dialogo diretto con gli operatori del territorio attraverso il proprio smartphone.

A differenza delle altre piattaforme digitali dedicate al turismo, che comportano una perdita del rapporto con il cliente, Neosperience Tourism Cloud permetterà a ogni turista di vivere il territorio in un modo personalizzato e unico, attivando un dialogo diretto con l’operatore che potenzia l’esperienza stessa della vacanza, ottimizza lo scambio di valore ed elimina distorsioni e ricarichi eccessivi dei nuovi intermediari digitali globali dell’offerta turistica”.

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Neosperience, ricavi in crescita del 67,5% nel primo semestre 2019

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Neosperience, società quotata all’AIM Italia e attiva come software vendor nel settore della Digital Customer Experience, ha chiuso il primo semestre del 2019 con ricavi per 5,07 milioni di euro, in aumento del 67,5% rispetto ai 3,03 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso esercizio, grazie all’acquisizione di nuovi clienti e all’incremento dei ricavi scalabili delle Solution.

“Il primo semestre dell’anno è stato denso di soddisfazioni. La quotazione in Borsa a Febbraio, il successivo aumento di capitale a Maggio, la conseguente visibilità sul mercato, i prestigiosi nuovi clienti e l’indubbio successo presso gli investitori ci spingono a moltiplicare gli sforzi”, ha commentato Dario Melpignano, Presidente di Neosperience.

“Le nuove Solution, basate sull’impiego delle tecniche più avanzate di Intelligenza Artificiale, dichiara Melpignano, hanno trovato ampia accoglienza nei settori chiave in cui operiamo, permettendoci di consolidare ulteriormente il nostro vantaggio competitivo.”

La notizia che si riferisce alla capogruppo Neosperience è stata riportata su molteplici testate tra cui segnaliamo gli articoli apparsi in data 27 Settembre 2019 sul Giornale di Brescia e su Bresciaoggi.

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Il Marketing B2B fra lead generation e potenzialità di crescita

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La difficoltà nel trovare nuovi prospect, per le aziende di oggi, è assodata. Avere clienti B2B fidelizzati, che acquistano in modo continuativo dalla medesima azienda, è una rarità e il costo per acquisire un nuovo cliente aumenta sempre più; di media oggi è sei volte maggiore rispetto a quello per mantenerlo.

Cosa si può fare, quindi, per migliorare le vendite aziendali senza tradire la proprie identità? Come si può creare un CRM popolato di prospect, per potenziare la forza di vendita? Come è possibile, in definitiva, attrarre il cliente, in modo da snellire il processo di vendita?

Ogni processo di vendita B2B, oggi, ha bisogno di acquisire delle metodologie funzionali ad allargare la propria rete dei contatti. Come è possibile ottenere questo risultato? Nel 2019 non si può prescindere, ormai, dall’uso dei social, che permettono di riconoscere e ingaggiare i potenziali clienti. Ovviamente non tutti i social sono ugualmente utili, soprattutto in ambito B2B. Allo stesso tempo il web, spesso erroneamente ignorato dalle aziende nella vendita tra professionisti, ha in realtà un enorme potenziale.

In particolare, le attività da portare avanti sono:

Promozione su LinkedIn

L’utilizzo dei principali social, facendo uso della ricerca per interessi (temi, hashtag, etc.), grazie alla quale si possono facilmente individuare i professionisti del settore più in linea con le attività aziendali. Il social network più indicato è LinkedIn, ancora poco utilizzato per le sponsorizzazioni, ma che offre una popolazione di utenti pienamente in linea con il target B2B.
La definizione di campagne online altamente targettizzate per migliorare la brand awareness e le conversioni, contenendo i costi; il fattore chiave è individuare il segmento pubblico più adatto.

Attuare strategie di Inbound Marketing

Creare contenuti di valore, per esempio video di intrattenimento e iniziative, senza esplicita intenzione di vendita. In questo modo è possibile generare traffico organico di qualità e dare visibilità al proprio sito.
Utilizzare questi canali per entrare in contatto con futuri prospect, però, non è abbastanza. Infatti, se alle spalle manca un efficiente sistema di raccolta e gestione delle informazioni, il rischio di non riuscire a trasformare questi dati in preziose leve di vendita aumenta considerevolmente.

Quali azioni e attività vanno portate avanti per non rischiare di perdere tempo e denaro?

Vediamole insieme.

In primo luogo è importante analizzare e mettere a terra il Customer Journey del proprio cliente ideale. In questo modo, è possibile comunicare il messaggio corretto, con il tone of voice appropriato alla fase del customer journey in cui si trova il prospect.

I dati demografici e psicografici dei prospect sono l’elemento più prezioso per un’azienda; perderli o non sfruttarne tutto il potenziale è un errore che nessuno si può permettere. Noi consigliamo di dare un volto, un nome e una storia a ciascun cliente; In questo modo, creando delle buyer personas specifiche, l’ideazione di campagne su misura sarà molto più semplice.

Allo stesso tempo, è altrettanto importante che anche i dati di vendita siano correttamente conservati e analizzati. Va tenuto conto di ogni contatto che avviene tra l’azienda e il prospect, al fine di non creare ridondanza. A questo fine, implementare o migliorare il sistema collaborativo e informativo per la forza vendita è un’ottima strategia per migliorare la propria efficienza.

Infine, integrare i propri sistemi gestionali ERP e CRM è oggi più che mai essenziale.

Il mercato B2B è indubbiamente l’anima e la spina dorsale dell’economia; spesso però, negli ultimi anni, è mancata nei professionisti la volontà di innovare. La serietà e professionalità della comunicazione che contraddistingue questo segmento non deve essere persa, ma rinnovata e migliorata grazie alle nuove tecnologie che la nostra epoca ci offre.

Se vuoi approfondire il discorso sulla lead generation, leggi l'articolo Cos’è la Lead Generation: la guida definitiva per acquisire clienti online (nel 2021) di Lead Champion!

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Blockchain – Collaborazione con la startup Wizkey

Blockchain

La Blockchain è una tecnologia utile alla gestione di transazioni digitali che permette di rendere immodificabili le informazioni contenute in registri informatici distribuiti, di assegnare data certa a ogni transazione e di impedire azioni fraudolente come il double-spending. I nodi che partecipano alla rete blockchain gestiscono e validano le transazioni in base a determinati protocolli di consenso: maggiore sarà il numero di nodi che compongono la rete, maggiore sarà il grado di sicurezza delle informazioni contenute e della resilienza della rete stessa da attacchi esterni.

È per questo motivo che le reti pubbliche, quali Bitcoin ed Ethereum, hanno di fatto dimostrato maggiore resilienza e sicurezza.
Il meccanismo di consenso che sta alla base della blockchain (Proof of Work) prevede che ogni transazione sia inizialmente trasmessa a tutti i nodi partecipanti al network. Una volta ricevuta da tutti i nodi, i miner iniziano la validazione delle stesse, concorrendo nel calcolo di un complesso puzzle crittografico necessario alla formazione del nuovo blocco.

In questo processo le informazioni relative alla transazione sono trasformate in una stringa di 64 caratteri univoci, chiamata hash, la quale a sua volta contiene informazioni relative ai blocchi precedenti e, pertanto, contribuisce a creare una connessione tra gli stessi. Una volta creato un nuovo blocco, tutti i nodi ne vengono informati e, di conseguenza, lo status della blockchain viene aggiornato.

WizKey ha deciso di utilizzare la blockchain pubblica per rendere più sicuro il mercato del credito, contribuendo alla sua digitalizzazione e ai conseguenti vantaggi che ne derivano. La tokenizzazione dei crediti (e debiti) permette una tracciabilità degli stessi pressoché infallibile, dove le parti coinvolte nella transazione avranno accesso immediato a tutta la storia, non contraffatta, di ogni singolo credito. Inoltre, grazie la tracciabilità del credito si pone come possibile soluzione del problema
del double-pledging (si pensi, ad esempio, al fatto di non avere la stessa fattura scontata due volte da istituti di credito differenti).

Per i motivi brevemente esposti sopra, riteniamo che Wizkey, con le sue scelte mirate e il suo orientamento sempre rivolto al futuro, si pone come apripista nell’innovazione del mercato del credito.

Per maggiori informazioni: www.wizkey.io

Articolo su Bergamonews: https://www.bergamonews.it/2019/05/09/wizkey-la-piattaforma-blockchain-operazioni-finanza-strutturata-cessione-del-credito/308698/

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