Gestire l’innovazione digitale e renderla sempre più pervasiva e allineata alla strategia. Sarà questa la grande priorità di Chief Information Officer e Innovation manager per il 2017, un anno che vedrà le imprese affrontare un inesorabile percorso di cambiamento culturale, nei comportamenti del cliente, negli stili di leadership aziendali, nella velocità delle decisioni intesa in senso ampio. Ciò significa perseguire l’innovazione, in primis digitale, in modo agile e veloce, in un contesto che permane di risorse limitate.

Le risorse umane, le competenze e i budget necessari per affrontare questa sfida, tuttavia, non saranno più solo all’interno delle direzioni ICT, ma dovranno essere in misura rilevante messe a disposizione da altre direzioni aziendali. Lungi dal costituire un segno di commoditizzazione o di perdita di ruolo delle direzioni ICT, è questo un segno concreto di come il digitale non sia più una leva specialistica di supporto, ma una componente fondamentale e indistinguibile del business stesso e della sua evoluzione.

La Survey annuale degli Osservatori del Politecnico di Milano ha raccolto 205 risposte di Chief Information Officer e Chief Innovation Officer di aziende italiane e di Pubbliche amministrazioni per comprendere come evolve la gestione dell’innovazione digitale e dove sono orientati i budget dedicati a questi temi. Le principali aree di investimento identificate dai rispondenti sono sei. Al primo posto balza quest’anno il tema del consolidamento applicativo, dello sviluppo e del rinnovamento dei sistemi ERP, scalando ben quattro posizioni rispetto allo scorso anno e ottenendo il 46% delle preferenze. Si tratta dell’evoluzione dell’Enterprise Application Governance, un processo rilevante per le imprese che impatta non solo sul portafoglio applicativo, ma anche sull’architettura e sulle metodologie e i processi interni alla direzione ICT. Al secondo posto si conferma l’ambito Business Intelligence, Big Data e Analytics, prioritario per il 39% delle aziende intervistate. A pari merito si trova l’ambito digitalizzazione e dematerializzazione. Seguono, distanziati, Sviluppo e Rinnovamento dei sistemi CRM (27%), e (entrambi al 22%) soluzioni di ecommerce, comprendendo anche soluzioni di mobile commerce, web social commerce, mobile payment e soluzioni di Mobile Business, con l’introduzione di device mobili (smartphone, tablet, wearable device) e mobile App verticali a supporto dei processi di Business (gestione delle note spesa, sales force automation, App per il personale on Field, ecc.).

A fronte dell’entusiasmo e delle misure annunciate verso l'Industria 4.0 cresce inoltre la previsione di investimenti in Smart Manufacturing e Internet of Things, che insieme raccolgono il 17% delle scelte, contro il limitato 7% raccolto per il 2016; indice, questo, di un timido ma auspicato risveglio del ricco tessuto manifatturiero nazionale.

Anche le attività del nostro gruppo confermano questo trend perchè abbiamo avviato negli ultimi 6 mesi 10 nuovi progetti sui sistemi gestionali SAP.